venerdì 11 maggio 2018

Londra low cost in tre giorni con un bambino al seguito: si può fare!

Chi segue da qualche anno il blog, sa che io e Marco ci consideriamo londinesi d'adozione. Lui ne ha ben donde, avendoci proprio vissuto alcuni anni fa, io ci sono sempre andata da turista ma è una città che porto nel cuore e che posso affermare di conoscere abbastanza bene. Prima che nascesse T Tommaso avevamo anche accarezzato l'idea di trasferci in pianta stabile in UK, ma poi l'abbiamo accantonata.
Per il ponte del 25 aprile abbiamo deciso di tornare, dopo ben otto anni, in terra d'Albione, questa volta ovviamente portando il pargolo con noi.
Il tempo a disposizione non era molto, perciò abbiamo deciso per un itinerario molto urbano e poco museale, per non sottrarre tempo alla città e per evitare attacchi di noioseria acuta da parte di Tommy.
Siamo arrivati in aeroporto intorno all'ora di pranzo, il tempo di raggiungere l'hotel e già eravamo in giro. Per il pomeriggio abbiamo optato per un giro in centro, fra Piccadilly, Regent street e Trafalgar Square.




Siamo anche andati in due luoghi magici: il primo è stato il mio amatissimo Fortum & Mason. Questo meraviglioso grande magazzino (termine davvero riduttivo) è specializzato soprattutto in tè pregiati e serve la casa reale come drogheria fin dalla fine del 700. Se passate da Londra, non potete non immergervi nelle sue sale raffinatissime, io lo proferisco ad Harrods, che pure mi piace moltissimo. Un teatime da loro non è esattamente alla portata di tutti, ma potete sempre fare come me e portarvi a casa una bella scorta dei loro blend da gustare nel salotto di casa, non sarà la stessa cosa, ma ci si accontenta!



Non potevamo non portare Tommy da Hamleys, un vero paese dei balocchi in Regent Street. Ci siamo anche tornati praticamente ogni giorno, perché lui era assolutamente entusiasta, soprattutto del piano dedicato a Star Wars. C'è anche la "build a bear factory" e noi abbiamo fatto "nascere" una bellissima baby furia buia (un orsacchiotto era troppo banale), dotata di cuore che batte e certificato di nascita.




Il giorno dopo, abbiamo fatto un salto a King's Cross per la foto di rito al binario 9 e 3/4, che ora è transennato, bisogna addirittura fare la coda per la fotografia e ospita un grazioso negozietto (piuttosto costoso) a tema Harry Potter. Tommy è un appassionato della saga del maghetto britannico (chissà da chi avrà preso??), quindi non potevamo esimerci.


 Abbiamo dedicato il resto della mattina all'unico museo in programma, il Natural History Museum. Si trova a South Kensinton e già il quartiere in sè merita una visita, sembra di essere sul set di Mary Poppins. Con più tempo a disposizione sarei tornata a visitare anche il mio amato Victoria & Albert che è proprio lì accanto, ma ho dovuto rinunciare. Se però programmate vacanze londinesi, cercate di non perdervelo!
Tommaso ha apprezzato moltissimo il Natural History, sia dal punto di vista architettonico perché ricorda una cattedrale, ma soprattutto somiglia molto ad Hogwarts, sia dal punto di vista dell'esposizione. Era entusiasta particolarmente della sezione dedicata a vulcani e terremoti e di quella dedicata ai dinosauri. Si è comprato anche la guida!








A pranzo, fra una pioggerella e un raggio di sole, siamo stati raggiunti dalla nostra amica londinese Hayley, che abbiamo ospitato a casa nostra la scorsa estate nell'ambito del summer camp a cui Tommaso ha preso parte organizzato dalla sua scuola. Abbiamo fatto un picnic ad Hyde Park da perfetti londoners e abbiamo passeggiato lungo la Serpentine, in cerca di scoiattoli, che si sono rivelati qui piuttosto schivi.






Il pomeriggio invece lo abbiamo trascorso al Borough Market, il mio mercato londinese preferito, girellando fra i docks con vista sulla torre di Londra e infine abbiamo fatto l'immancabile puntata da Harrods, che è sempre uno spettacolo.








Il giovedì è partito con una visita a Buckingham Palace e al St James Park, molto meno frequentato di Hyde Park ma davvero suggestivo, con scoiattoli questa volta davvero amichevoli.








Dopo una bella passeggiata nel verde, abbiamo fatto una capatina a Westminister, fra il parlamento e Westminister Abbey, purtroppo senza vedere il Big Ben, perché è in fase di restauro e sarà tutto impacchettato fino al 2021.







Prima di andare a Camden Town, siamo andati a visitare la zona di Embankment, dove mio marito lavorava quando viveva a Londra, e abbiamo fatto merenda nella teahouse dove faceva il cameriere.









A pranzo siamo andati nella City e abbiamo mangiato all'ombra della St Paul Cathedral. Ci siamo anche concessi un giretto su un red bus, ovviamente al piano di sopra!




Dopo pranzo ci siamo rimessi sulle tracce di Harry Potter e abbiamo visitato il Leadenhall Market, sempre in zona city. E' un mercato coperto che è stato usato come set per Diagon Halley nei film.




Non ci siamo fermati però e per merenda siamo andati al Covent Garden, per poi rilassarci ancora un po' sui prati di Hyde Park. 
Con la metropolitana, muoversi di qua e di là è un attimo, e avendo noi la travelcard, Tommaso viaggiava gratis (fino ai 10 anni è così, poi c'è una tariffa ridotta).






Come ogni sera, per cena abbiamo raggiunto la zona di Soho, con un giretto a Carnaby Street, per poi intrufolarci per le stradine di Chinatown.







Purtoppo il venerdì mattina avevamo l'aereo di ritorno, quindi non siamo riusciti a visitare nulla, dovendo essere a Stansted in tempo per il volo delle 11.
Speriamo di tornare presto e dedicare ancora più tempo a questa splendida città, che sentiamo sempre un po' come casa nostra. Tommaso è rimasto entusiasta, quindi quando torneremo lo porteremo a visitare anche i musei che questa volta non abbiamo visto.

A presto!
Valeria