Per il ponte del 25 aprile abbiamo deciso di tornare, dopo ben otto anni, in terra d'Albione, questa volta ovviamente portando il pargolo con noi.
Il tempo a disposizione non era molto, perciò abbiamo deciso per un itinerario molto urbano e poco museale, per non sottrarre tempo alla città e per evitare attacchi di noioseria acuta da parte di Tommy.
Siamo arrivati in aeroporto intorno all'ora di pranzo, il tempo di raggiungere l'hotel e già eravamo in giro. Per il pomeriggio abbiamo optato per un giro in centro, fra Piccadilly, Regent street e Trafalgar Square.
Abbiamo dedicato il resto della mattina all'unico museo in programma, il Natural History Museum. Si trova a South Kensinton e già il quartiere in sè merita una visita, sembra di essere sul set di Mary Poppins. Con più tempo a disposizione sarei tornata a visitare anche il mio amato Victoria & Albert che è proprio lì accanto, ma ho dovuto rinunciare. Se però programmate vacanze londinesi, cercate di non perdervelo!
Tommaso ha apprezzato moltissimo il Natural History, sia dal punto di vista architettonico perché ricorda una cattedrale, ma soprattutto somiglia molto ad Hogwarts, sia dal punto di vista dell'esposizione. Era entusiasta particolarmente della sezione dedicata a vulcani e terremoti e di quella dedicata ai dinosauri. Si è comprato anche la guida!
Il pomeriggio invece lo abbiamo trascorso al Borough Market, il mio mercato londinese preferito, girellando fra i docks con vista sulla torre di Londra e infine abbiamo fatto l'immancabile puntata da Harrods, che è sempre uno spettacolo.
Prima di andare a Camden Town, siamo andati a visitare la zona di Embankment, dove mio marito lavorava quando viveva a Londra, e abbiamo fatto merenda nella teahouse dove faceva il cameriere.
Dopo pranzo ci siamo rimessi sulle tracce di Harry Potter e abbiamo visitato il Leadenhall Market, sempre in zona city. E' un mercato coperto che è stato usato come set per Diagon Halley nei film.
Non ci siamo fermati però e per merenda siamo andati al Covent Garden, per poi rilassarci ancora un po' sui prati di Hyde Park.
Con la metropolitana, muoversi di qua e di là è un attimo, e avendo noi la travelcard, Tommaso viaggiava gratis (fino ai 10 anni è così, poi c'è una tariffa ridotta).
Come ogni sera, per cena abbiamo raggiunto la zona di Soho, con un giretto a Carnaby Street, per poi intrufolarci per le stradine di Chinatown.
Purtoppo il venerdì mattina avevamo l'aereo di ritorno, quindi non siamo riusciti a visitare nulla, dovendo essere a Stansted in tempo per il volo delle 11.
Speriamo di tornare presto e dedicare ancora più tempo a questa splendida città, che sentiamo sempre un po' come casa nostra. Tommaso è rimasto entusiasta, quindi quando torneremo lo porteremo a visitare anche i musei che questa volta non abbiamo visto.
A presto!
Valeria